Ecco quì i link per poter vedere i video da me eseguiti sulle opere Gianugo Polesello.
http://www.youtube.com/watch?v=Huk3AU2l1tw
http://www.youtube.com/watch?v=bKjZ55VZhmI
http://www.youtube.com/watch?v=IVxA8RaGKXw
P.S.: inoltre aggiungo anche il link per poter visitare in parallelo il blog e il sito di wikipedia e di
flickr realizzati dalla mia collega che ha trattato come me l'interessante tema del costruito
di Gianugo Polesello
http://gianugopolesello.splinder.com/
http://flickr.com/photos/9129438@N08/
http://it.wikipedia.org/wiki/Gianugo_Polesello
venerdì 4 gennaio 2008
domenica 30 dicembre 2007
Inserimento Foto
Ho finalmente inserito le foto che riguardano gli edifici di cui mi sono interessato per questo esame, ed in particolare su:
- Villa C.M. a Rive d'Arcano
- Funivia Ravascletto-monte Zoncolan
- Rifugio Ezio-Moro
- Giardino piazza per il Peep ovest-nord di Udine.
Appena l'upload sarà fruttuoso inserirò anche i video relativi agli stessi argomenti.
- Villa C.M. a Rive d'Arcano
- Funivia Ravascletto-monte Zoncolan
- Rifugio Ezio-Moro
- Giardino piazza per il Peep ovest-nord di Udine.
Appena l'upload sarà fruttuoso inserirò anche i video relativi agli stessi argomenti.
giovedì 20 dicembre 2007
Finalmente abbiamo trovato il tempo, ma....
Finalmente sono riuscito a visitare i luoghi dove Gianugo Polesello è riuscito a realizzare alcune delle sue "poesie", ma con consternazione mi sono reso conto di come il tempo e l'avidità (nel caso evidente del Rifugio di monte Sutrio, trasformato irrimediabilmente in modo radicale nelle sue facciate e presubimilmente persino anche nella sua organizzazione interna, a mio parere prettamente per ragioni turistiche) sia stato inclemente con la sua architettura.
Oltre all'edificio di cui ho accennato poco fa, sono riuscito a visitare - per quanto possibile- sia la Villa C.M. a Rive d'Arcano che gli impianti di risalita della Funivia Ravascletto-Monte Zoncolan: in questi due esempi, invece, le modifiche alla condizione originaria sono state ben più limitate e rese necessarie dall'adattare semplicemente il progetto originario alle esigenze odierne, senza però estirparne l'anima.
Infatti per quanto riguarda la Villa a Rive d'Arcano sono state sostituite le vetrate in vetro-cemento con delle più semplici vetrate a grande lastra che, se da un lato fanno perdere il richiamo omnipresente all'interno della composizione del progetto all'elemento "quadrato, riescono a evolverlo, a dargli nuova vita mediante una trasparenza che mette in contatto i moduli della facciata principale con queli della facciata retrostante.
Sono stati tolti i setti a tutta altezza che ricoprivano il ruolo di frangisole nella facciata ad ovest mentre -per fortuna- il resto è rimasto praticamente com'era nel progetto originale; ho potuto così constatare di persona che i percorsi esterni sono stati pensati con la gentilezza di una tenue pennellata, in qunto invitano a percorrerli per far scoprire sia l'edificio sia tutto il contesto che lo circonda: le campagne in vicinanza, le montagne con le cime imbiancate all'orizzonte.
Ritorno nuovamente a rimarcare come sia rimasto profondamente deluso dal non essere riuscito a riconoscere il rifugio di Monte Sutrio al primo acchito, e non per mia ignoranza o superficialità, ma proprio per la sua estrema trasformazione, che lo ha reso a mio parere un oggetto nuovo, diverso ed estraneo a quello originale, oltre che molto più banale.
Oltre all'edificio di cui ho accennato poco fa, sono riuscito a visitare - per quanto possibile- sia la Villa C.M. a Rive d'Arcano che gli impianti di risalita della Funivia Ravascletto-Monte Zoncolan: in questi due esempi, invece, le modifiche alla condizione originaria sono state ben più limitate e rese necessarie dall'adattare semplicemente il progetto originario alle esigenze odierne, senza però estirparne l'anima.
Infatti per quanto riguarda la Villa a Rive d'Arcano sono state sostituite le vetrate in vetro-cemento con delle più semplici vetrate a grande lastra che, se da un lato fanno perdere il richiamo omnipresente all'interno della composizione del progetto all'elemento "quadrato, riescono a evolverlo, a dargli nuova vita mediante una trasparenza che mette in contatto i moduli della facciata principale con queli della facciata retrostante.
Sono stati tolti i setti a tutta altezza che ricoprivano il ruolo di frangisole nella facciata ad ovest mentre -per fortuna- il resto è rimasto praticamente com'era nel progetto originale; ho potuto così constatare di persona che i percorsi esterni sono stati pensati con la gentilezza di una tenue pennellata, in qunto invitano a percorrerli per far scoprire sia l'edificio sia tutto il contesto che lo circonda: le campagne in vicinanza, le montagne con le cime imbiancate all'orizzonte.
Ritorno nuovamente a rimarcare come sia rimasto profondamente deluso dal non essere riuscito a riconoscere il rifugio di Monte Sutrio al primo acchito, e non per mia ignoranza o superficialità, ma proprio per la sua estrema trasformazione, che lo ha reso a mio parere un oggetto nuovo, diverso ed estraneo a quello originale, oltre che molto più banale.
mercoledì 28 novembre 2007
martedì 27 novembre 2007
Elenco delle Opere
"GIANUGO POLESELLO (Castions di Strada (Ud) 1930) si laurea in Architettura a Venezia nel 1956. Appena laueratosi è assistente di Giuseppe Samonà ed Ignazio Gardella presso lo IUAV dove, a partire dal 1964, ricopre varie cattedre fino alla nomina di direttore dei dipartimenti di Composizione Architettonica e Tecnica della Progettazione Urbana. Dal 1984 è membro dell'Accademia di S. Luca.
Sin dalla fine degli anni’50 svolge attività di progettazione e partecipa a concorsi nazionali ed inter-nazionali fra i quali vanno ricordati: il Complesso a mare di Lignano (1961); il Centro Direzionale di Torino (1963); gli Uffici per la Camera dei Deputati di Roma (1966); il progetto per il Museo della Resistenza a Trieste (1968). Tra il 1973 ed il 1975 costruisce la Villa a Rive d’Arcano e le attrezzature per il Monte Zoncolan; nel periodo successivo propone piani per il Centro Direzionale a Firenze (1977); l’Area di Cannaregio-Ovest e gli Uffici Giudiziari di Udine (1979); negli anni ’80 realizza il mercato coperto di Bibione e redige progetti per l’Area Lanerossi a Schio, la Nuova Università di Udine, la Nuova Stazione Centrale di Bologna, il Ponte dell’Accademia di Venezia, la Nuova Sede del Credito Industriale Sardo (1985) ed il Padiglione Italia ai Giardini di Castello di Venezia (1988). Nel decennio successivo vengono ultimate l’Università de Las Palmas in Spagna e la piazza del Peep Ovest-Nord di Udine.
Sin dalla fine degli anni’50 svolge attività di progettazione e partecipa a concorsi nazionali ed inter-nazionali fra i quali vanno ricordati: il Complesso a mare di Lignano (1961); il Centro Direzionale di Torino (1963); gli Uffici per la Camera dei Deputati di Roma (1966); il progetto per il Museo della Resistenza a Trieste (1968). Tra il 1973 ed il 1975 costruisce la Villa a Rive d’Arcano e le attrezzature per il Monte Zoncolan; nel periodo successivo propone piani per il Centro Direzionale a Firenze (1977); l’Area di Cannaregio-Ovest e gli Uffici Giudiziari di Udine (1979); negli anni ’80 realizza il mercato coperto di Bibione e redige progetti per l’Area Lanerossi a Schio, la Nuova Università di Udine, la Nuova Stazione Centrale di Bologna, il Ponte dell’Accademia di Venezia, la Nuova Sede del Credito Industriale Sardo (1985) ed il Padiglione Italia ai Giardini di Castello di Venezia (1988). Nel decennio successivo vengono ultimate l’Università de Las Palmas in Spagna e la piazza del Peep Ovest-Nord di Udine.
Sin dagli esordi, l’opera di Polesello è caratterizzata dalla volontaria economia del repertorio formale – triangolo, cerchio e quadrato - e dalla sperimentazione combinatoria degli elementi – tecnica del montaggio - finalizzata al disegno di piani ed alla costruzione di spazi e strutture che rapportino l’edificio all’architettura e questa alla città."
ALESSIO ROSATI"
Finalmente si comincia...
Il tema in cui mi sono addentrato è quello di far (ri) conoscere le opere - tuttora meno universalmente note di quanto meritino - progettate e costruite da uno degli architetti più importanti del Friuli moderno e precipuamente di GIANUGO POLESELLO.
Tale argomento ha ancor più motivo d'esserci dopo la recente scomparsa del maestro di Castions di Strada, quasi come ad omaggiarlo - in modo piuttosto tardivo ahimè - per tutto l’instancabile lavoro di ricerca, di insegnamento e progettazione che ha apportato nel corso di questi anni.
Il blog che da qui in avanti andrà formandosi sarà il contenitore di foto e video da me eseguiti, che intendono rappresentare in forma mediatica l'opera progettuale dell'architetto e servirà anche come parte integrante del corso di "Composizione Architettonica ed Urbana" del professor Vinicio Bonometto (Università degli studi di Udine -Facoltà di Ingegneria - Laurea Specialistica in Architettura).
Vedremo così se saprò cogliere l'anima dei luoghi, o meglio se questa si manifesta ai miei occhi.
Tale argomento ha ancor più motivo d'esserci dopo la recente scomparsa del maestro di Castions di Strada, quasi come ad omaggiarlo - in modo piuttosto tardivo ahimè - per tutto l’instancabile lavoro di ricerca, di insegnamento e progettazione che ha apportato nel corso di questi anni.
Il blog che da qui in avanti andrà formandosi sarà il contenitore di foto e video da me eseguiti, che intendono rappresentare in forma mediatica l'opera progettuale dell'architetto e servirà anche come parte integrante del corso di "Composizione Architettonica ed Urbana" del professor Vinicio Bonometto (Università degli studi di Udine -Facoltà di Ingegneria - Laurea Specialistica in Architettura).
Vedremo così se saprò cogliere l'anima dei luoghi, o meglio se questa si manifesta ai miei occhi.
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